giovedì 12 giugno 2014

Qualcuno fa qualcosa a posto mio, il mio nuovo robot.

www.barbonservice.it
Girovagando in ogni stanza della nostra casa, ci imbattiamo in tanti piccoli o grandi “esserini” pronti a fornirci il proprio aiuto. Se vogliamo realizzare una torta o una cena in poco tempo, c’è il Bimby che ci aiuta: basta seguire la ricetta, inserire gli ingredienti nel boccale e il gioco è fatto, mettiamo il tutto in frigo o nel forno e i nostri piatti sono pronti. Lavare, asciugare e stirare i vestiti, con lavatrice e asciugatrice facciamo tutto. Ma sorvolando su questi semplici elettrodomestici, che ormai fanno parte della nostra vita e li diamo anche per scontati, e facendo un salto in avanti, aprendo la finestra del futuro, robot ancora più concreti faranno la loro comparsa.

gaianews.it
Fra alcuni anni, gli anziani potranno utilizzare un robot, che li assisterà e aiuterà nella vita di tutti i giorni, oltre a monitorare lo stato di salute, sono in grado di spostare oggetti, prendere medicine e compiere qualsiasi gesto quotidiano, basta programmarlo a dovere. Tale robot è stato definito l’ombra dei parenti, permettendo così di rassicurare anche i famigliari che non possono assistere i propri cari. Questo semiautonomo è un progetto universitario, finanziato dalla comunità europea e assistito da numerose fondazioni, tra le quali la Fondazione Don Gnocchi, che definisce i possibili fruitori di tale ricerca in tal modo:
«Gli anziani cosiddetti "fragili" perché affetti da problematiche neuromotorie, i loro familiari e il personale specializzato nel servizio di teleassistenza. Per consentire a tipologie così differenti di utilizzatori di comunicare tra loro, interagendo con il robot e controllandolo, verranno realizzate tre differenti applicazioni a complessità crescente sviluppate su tre interfacce: una su tablet palmare dedicata agli anziani, un'altra su dispositivo tablet computer portatile dedicata ai familiari per il controllo della maggior parte delle funzionalità del robot e infine una su postazione fissa dedicata ad operatori esperti di centri di teleassistenza, in grado di risolvere situazioni di complessità elevata».

Mentre se vogliamo partire per un periodo, ma non vogliamo lasciare la nostra casa incustodita, I-Do Robot, un altro progetto italiano, vigilerà per noi. Infatti questo robot guardiano, guidato a distanza da noi stessi, è libero di gironzolare tra le camere e controllare se abbiamo lasciato le luci accese, le porte aperte e persino se gli alimenti stanno andando a male in frigo, insomma compirà azioni come se noi fossimo lì.

Nel mondo occidentale il robot viene impiegato per migliorare la qualità della vita, affidandogli compiti faticosi e ripetitivi, in Giappone, invece, diventa compagno di gioco dei bambini e di vita per gli anziani. Inoltre fa ingresso anche il robot soldato, che abbatte il deterrente della perdita di truppe al fronte, facendo ricadere su ciò l’attenzione e la preoccupazione dei comitati internazionali della disciplina robotica.


Insomma ormai i robot stanno “invadendo” tutti gli ambiti, tanto che anche lo scintoismo e il buddismo intravedono un’anima in queste macchine, quello che ci rimane da fare è creare un posto per loro nella nostra vita e farli diventare parte di essa.

Nessun commento:

Posta un commento