mercoledì 21 maggio 2014

La rivoluzione è tridimensionale!

Il primo utilizzo di una stampante non risale, come sarebbe naturale pensare, all'avvento dei computer, bensì alla metà del diciannovesimo secolo. All'epoca i dispositivi riuscivano solamente ad imprimere su carta i segnali in Codice Morse del telegrafo. Nel 1986 Chuck Hull ha dato una svolta epocale al mondo della tecnologia ottenendo il primo brevetto sulla stampa 3D. Hull fondò a Valencia la prima azienda nel campo delle stampanti 3D: la "3D Systems". Al giorno d'oggi una stampante 3D da l'opportunità, grazie ad un software grafico, di produrre oggetti in forma tridimensionale attraverso la modellazione di un materiale plastico.
                                   Fonte: wired.it

Attualmente l'utilizzo della tecnologia di stampa 3D si è diffusa in tantissimi settori. Uno di questi con un'importanza rilevante è il settore medico. Grazie alle stampanti 3D la medicina sta compiendo "passi da gigante". In Olanda, all'University Medical Center di Utrecht, è stato effettuato il primo trapianto di cranio interamente realizzato con una stampante 3D. Una ragazza di 22 anni era affetta da una rarissima malattia che le provocava una sproporzionata crescita del cranio mettendole a rischio la vita. I medici però, dopo 23 ore di lavoro, sono riusciti ad impiantarle il cranio realizzato con un materiale plastico da un'azienda australiana. 

                           Fonte: Corriere della Sera.

Inoltre alcune aziende americane hanno introdotto uno studio per la realizzazione di organi umani grazie all'ausilio della tecnologia di stampa 3D. Per il momento, come riportato dal "Corriere della Sera", si è ancora alle prime fasi, ma una start-up californiana, la Organovo, ha già realizzato un frammento di fegato. La creazione di un organo avverrebbe con la raccolta di cellule umane provenienti da biopsie oppure con la raccolta di cellule staminali che servirebbero da "inchiostro" per caricare la stampante. Uno dei maggiori problemi che però gli studiosi stanno riscontrando è che, a differenza di un materiale plastico le cellule, se esposte troppo tempo all'aria aperta, muoiono.

Un altro settore in cui la sperimentazione della tecnologia di stampa 3D sta portando i suoi primi frutti è quello edile. Fino a pochi anni fa per la costruzione di una casa c'era bisogno di mani esperte e di ottimi materiali. Oggi, invece, come dimostrato dalla società cinese Winsun New Materials, bastano quattro stampanti 3D larghe dieci metri ed alte quasi sette ed un misto di cemento e materiali da costruzione. Quest'azienda ha realizzato ben dieci edifici che saranno adibiti ad uffici. Il ceo della Winsun però si è subito proposto un nuovo obbiettivo: i grattacieli!

                                   Fonte: Youtube.

Altri settori nei quali le stampanti 3D stanno acquisendo un nuovo ruolo sono quello gastronomico e della cosmesi. Infatti proprio in Italia alcuni ragazzi hanno creato, grazie all'aiuto di una cioccolateria, la prima stampante in grado di creare dolci con un impasto di cacao. L'idea per la rivoluzione nel mondo dei cosmetici, invece, è venuta ad una studentessa americana che ha presentato "Gracemink" (come riportato da "La Stampa"). Per il momento il prototipo è in grado di stampare un ombretto fatto in casa ma si è molto ottimisti per nuovi sviluppi.

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